Lega Nazionale Professionisti A
Campionato Serie A
30ª Giornata Domenica 11 Maggio 1997
ore 16:00 Stadio “Artemio Franchi” Firenze
Fiorentina (Allenatore: Claudio Ranieri)
Titolari (età media: 26,92):
1 Toldo, 16 Falcone, 3 Serena, 19 Padalino, 17 Pusceddu, 5 Amoruso, 20 Bigica, 4 Piacentini, 9 Batistuta, 23 Robbiati, 8 Baiano
Panchina: 22 Mareggini, 15 Mirri, 6 Firicano, 18 Orlando, 29 Benin, 13 Stefani, 21 Vendrame
Udinese (Allenatore: Alberto Zaccheroni)
Titolari (età media: 26,09):
22 Turci, 5 Calori, 23 Pierini, 8 Gargo, 3 Sergio, 2 Helveg, 4 Rossitto, 16 Giannichedda, 7 Amoroso, 20 Bierhoff, 11 Poggi
Panchina: 12 Caniato, 30 Genaux, 13 Bertotto, 21 Orlando, 24 Bia, 29 Locatelli, 27 Cappioli
Marcatori:
- 2′ pt: Amoroso (Udinese) – azione
- 5′ pt: Padalino (Fiorentina) – azione
- 21′ pt: Baiano (Fiorentina) – azione
- 15′ st: Amoroso (Udinese) – rigore
- 37′ st: Pierini (Udinese) – azione
Sostituzioni:
- 14′ st: Udinese → fuori Poggi, dentro Locatelli
- 25′ st: Fiorentina → fuori Baiano, dentro Orlando
- 39′ st: Udinese → fuori Pierini, dentro Bia
- 41′ st: Udinese → fuori Bierhoff, dentro Cappioli
Fiorentina-Udinese 2-3: L’ultima corsa all’Europa è bianconera
Serie A 1996-1997 – Lo scontro diretto all’Artemio Franchi premia l’Udinese. Doppietta di Amoroso e sigillo di Pierini: viola fuori dall’Europa, friulani ancora in corsa.
FIRENZE – Alla fine, è l’Udinese a prendersi l’ultimo tram per l’Europa. La Fiorentina dice addio ai sogni continentali con una sconfitta che brucia e pesa: 2-3 al Franchi, nella domenica in cui era chiamata al riscatto. Una gara che doveva segnare il rilancio viola si trasforma invece nella prova di maturità per la squadra di Zaccheroni, capace di imporsi con autorità e lucidità nonostante un temporaneo svantaggio.
Partono forte i friulani, e dopo appena 2 minuti il solito Marcio Amoroso fa capire che non è giornata per i gigliati. Il brasiliano, autentico incubo della difesa toscana, sigla l’1-0 con la consueta freddezza. La reazione della Fiorentina, però, è immediata: al 5’, Padalino raccoglie un pallone vagante e lo scaraventa in rete per l’1-1. Al 21’, è Francesco Baiano a firmare il sorpasso: diagonale perfetto e 2-1 per i padroni di casa, che sembrano aver rimesso in carreggiata la partita.
Ma l’illusione dura poco. L’Udinese continua a macinare gioco con personalità e qualità. Helveg e Rossitto orchestrano, mentre davanti Amoroso è semplicemente imprendibile. Al 15’ della ripresa, proprio il brasiliano trasforma con freddezza un rigore, riportando il punteggio in parità. Fiorentina frastornata, incapace di reagire con ordine. Le assenze si fanno sentire, le gambe tremano, le idee mancano.
Il gol del definitivo 2-3 arriva al 37’ del secondo tempo: è Pierini a risolvere una mischia in area, sfruttando anche un’uscita a vuoto di Toldo, beccato più volte dalla curva per una prestazione sottotono. L’Udinese controlla senza affanni il finale, mentre la squadra di Claudio Ranieri si spegne lentamente sotto gli occhi del proprio pubblico, deluso e amareggiato.
Una prova opaca, quella dei viola, condizionata da tante assenze ma anche da un evidente calo mentale e fisico. L’Udinese, invece, conferma il suo ottimo momento e rilancia le ambizioni europee. Amoroso è il simbolo di una squadra che gioca a memoria, con idee chiare e gambe leggere. Zaccheroni sorride: l’Europa League è ancora a portata.
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